A pochi giorni dalla ricorrenza del 55° anniversario del Trattato dell’Eliseo di cooperazione franco-tedesca, firmato il 22 gennaio ’63 da De Gaulle e Adenauer, Emmanuel Macon ha ricevuto ieri Angela Merkel, per parlare di «avvenire dell’Ue». Un incontro per ribadire «l’ambizione europea» dei due dirigenti, a ridosso dalla decisione della Spd, domenica, sull’intesa di governo per una nuova GroKo a Berlino. Il presidente francese non commenta la politica interna tedesca, ma sottolinea che l’Spd ha anch’essa «ambizioni europee» in linea con Parigi e la cancelliera.

Ci sono varie riforme sul tavolo: andare ancora avanti sulla strada di un’Europa a più velocità, che permetta a chi lo vuole di approfondire l’unione senza essere paralizzati dai più reticenti; una riforma dell’eurozona, con un bilancio specifico e, ma sarà più difficile, un ministro delle Finanze comune.

Per celebrare il Trattato dell’Eliseo, Macron ha invitato ieri Merkel alla Philharmonie de Paris, per l’apertura del ciclo dedicato a Debussy, di cui ricorre il centenario della morte, concerto al piano di Daniel Barenboim, pianista e direttore d’orchestra «cittadino del mondo» (è argentino, israeliano, con anche passaporti spagnolo e palestinese).