«La violenza costituisce un’esperienza fondatrice e contribuisce a fare di tutte queste persone, comprese quelle che lasciavano il loro Paese per motivi essenzialmente economici, degli esiliati». È questa una delle frasi fondamentali del libro di Camille Schmoll, Le dannate del mare. Donne e frontiere nel Mediterraneo, edito da Astarte per la collana Hurriya diretta da Federico Olivieri (pp. 246, euro 22) e tradotto da Marco Galiero. IL TESTO SI CONFRONTA, tra altri aspetti delle migrazioni odierne, con le esperienze di violenza vissute da una parte delle donne che, tra il 2010 e il 2018, sono emigrate dalla sponda sud a...