Le luci si sono spente ieri a mezzanotte a Parigi e nella regione Ile de France, oltreché in otto grandi città francesi (Grenoble, Lille, Lione, Aix-Marseille, Montpellier, Rouen, Saint-Etienne, Tolosa), 20 milioni di persone coinvolte. Ultima serata prima del coprifuoco, che per un mese – e forse sei settimane, fino al 1° dicembre, se ci sarà un voto favorevole all’Assemblée nationale – inizierà ogni giorno alle ore 21 fino alle 6 del mattino. Nel resto della Francia entra comunque in vigore lo stato d’emergenza sanitario, con restrizioni specifiche, anche se meno severe.

A PARIGI, UNA SERATA all’arrembaggio di bar e ristoranti, “stasera è la teuf”, la “festa” per tutti, i giovani in particolare, che parlano di “serate pyjamas” per aggirare il coprifuoco. Una maggioranza di francesi approva il coprifuoco, anche se il 57% ha giudicato negativamente il discorso di Emmanuel Macron di mercoledì scorso.

LA PROTESTA DILAGA, in testa i gestori dei ristoranti e dei bar. Il mondo della cultura, tra i più colpiti dalle conseguenze del Covid, è sotto choc, la ministra, Roselyne Bachelot, ha appoggiato la richiesta di considerare un biglietto per uno spettacolo teatrale o cinematografico come un biglietto di treno o aereo, con il quale si può oltrepassare l’ora del coprifuoco delle ore 21. Ma il primo ministro, Jean Castex, ha tagliato corto: «Le regole devono essere uguali per tutti». «Quando si uccide la cultura, ci battiamo per cosa? – dice un gestore di teatro – ci tolgono la libertà e la leggerezza». Il governo, oltre a invitare il mondo dello spettacolo a «reinventarsi», ha aperto il portafoglio: un miliardo in più di aiuti per le vittime economiche del coprifuoco, che si aggiunge ai 470 già spesi dall’inizio del Covid.

I prestiti per le aziende in difficoltà, garantiti dallo stato, saranno prolungati di 6 mesi (sono già 120 miliardi), la Francia ha chiesto il via libera a Bruxelles, che li considera «aiuti di stato» illegali. C’è poi il piano France Relance, 100 miliardi, che comprende il finanziamento Ue (40 miliardi per la Francia), anche se la strada perché diventi operativo deve ancora superare qualche ostacolo a Bruxelles (il ricatto di Ungheria e Polonia, che bloccano l’iter del voto a causa della “condizionalità” sul rispetto dello stato di diritto, e la richiesta del Parlamento europeo per aumentare di 39 miliardi il “pacchetto” Recovery-bilancio pluriennale di 1800 miliardi).

Oggi, il governo presenta un “piano povertà”, che dovrebbe comprendere un sostegno in particolare per i giovani precari. La crisi colpisce duro, un milione di poveri in più a causa del Covid, 800mila persone rischiano di trovarsi senza lavoro.

CI SARANNO 12MILA poliziotti di rinforzo per far rispettare il coprifuoco. Il timore è che l’incomprensione per le misure restrittive e il clima di sfida verso il governo si traduca in rivolte popolari, soprattutto in alcuni quartieri. Da mezzanotte, c’è la multa di 135 euro per chi non rispetta le regole. Oggi iniziano le vacanze d’autunno, per due settimane le scuole sono chiuse (non le università, dove ormai c’è la regola del 50% di presenze di studenti, sulla base del numero di matricola, pari o dispari). I viaggi non sono proibiti. Ma molti comuni meta delle vacanze hanno messo le mani avanti e imposto restrizioni per timore che i cittadini delle grandi metropoli portino il virus.

Ieri, in Francia sono stati registrati più di 30mila casi in 24 ore, c’erano 1.750 persone in rianimazione, i contagi aumentano anche tra i giovani, 278 persone ogni 100mila abitanti, mentre la media è di 180.