C’è una coda sportiva all’ipotesi di unificazione tra Bielorussia e Russia di cui si discute in queste ore. Si tratta della proposta lanciata dal presidente bielorusso Alexander Lukashenko di voler ospitare nei prossimi anni – assieme a Russia e Ucraina – le olimpiadi estive.

«Certo, è difficile per noi competere con i giganti, ma siamo convinti che con gli ucraini e i russi, possiamo tenere le olimpiadi qui a Minsk. Noi come Bielorussia siamo pronti per i giochi olimpici» ha affermato il leader slavo. Un’ipotesi che oggi può sembrare fantascientifica visti i rapporti attuali tra Ucraina e Russia, i quali hanno contenziosi aperti di non poco conto in Crimea e nel Donbass.

Ma Putin e Zelensky sono tornati recentemente a parlarsi e scambiarsi i rispettivi prigionieri di guerra. La «lucida follia» di Lukashenko non può non piacere al Cremlino. Putin è ancora convinto che Russia e Ucraina siano destinati ad avere un futuro comune in una confederazione panslava e ortodossa, o addirittura in un’unica unità statale. Un business e un avvenimento non solo sportivo ma del costume e della cultura che potrebbe essere davvero un volano straordinario per il riavvicinamento tra Ucraina e Russia. E la piccola Bielorussia potrebbe diventare con la sua capitale Minsk la suggestiva cornice di questa rinnovata unità slava.

Di tempo ce n’è del resto.

Il presidente onorario del Comitato olimpico russo Alexander Zhukov ha subito sostenuto l’idea del presidente della Bielorussia. «Dobbiamo capire meglio cosa intenda dire. Nei prossimi anni non è una proposta realistico. Alcune Olimpiadi estive sono già programmate l’anno prossimo saranno a Tokyo, poi a Parigi, e in seguito a Los Angeles. Ma penso che sia una buona idea» ha affermato Zhukov.