Il film lo aveva già in mente da qualche anno, poi c’erano state delle difficoltà produttive – «alcune istituzioni mi dicevano, “ma perché vuoi farlo?” sono passati ottant’anni dalla seconda guerra mondiale, sappiamo già tutto quanto» dice Sergei Loznitsa. E così mentre The Natural History of destruction prendeva forma è iniziata l’invasione russa in Ucraina: «Appena abbiamo visto le immagini in televisione dei bombardamenti sulle città ucraine ci è apparso subito evidente che quel principio di trasformare i cittadini in target utilizzato ottant’anni fa sia sempre attuale» commenta il regista, l’aria stanca per le molte interviste, una barba nuova a...