Mesi fa, sembrano anni, all’inizio delle primarie a cui si affacciava un palazzinaro, star di reality TV, patron di concorsi di bellezza con un debole per il “millionaire kitsch” e una propensione alle esternazioni scostumate nei confronti di stranieri, donne e minoranze, l’edizione Usa del Huffington Post  prese ad apporre una postilla ad ogni articolo che lo riguardava. Nella nota ai lettori il portale di Arianna Huffington precisava che “Donald Trump è un bugiardo seriale, xenofobo, razzista misogino…” Ieri, poche ore dopo l’elezione dello stesso a presidente degli Stati uniti, il  sito ha rimosso la dicitura. La motivazione è stata...