«E se arrivano i russi?». Ivan capisce anche senza interprete e la sua risposta è chiara: «Resto qui, dove dovrei andare?». A Bakhmut i civili rimasti si raccolgono principalmente in un centro di aiuti umanitari a poche centinaia di metri dall’ingresso ovest della città. «Ma non hai paura?». «Certo, ogni giorno, ogni ora, ma cosa devo fare» risponde accalorandosi prima di essere interrotto gentilmente da Sonja: «Sua madre è qui in città». Non al centro, ma a casa sua, o meglio, «nello scantinato del nostro palazzo». E la notte non si gela? «Come no, io mi sveglio in continuazione per...