La chiamavano revolución pingüina, per via delle divise bianche e nere che gli studenti dei licei indossavano a scuola. E fu davvero una rivoluzione: il primo grande movimento studentesco post-dittatura che, fra centinaia di occupazioni e immensi cortei, nel 2006 chiese la riforma della Loce, ossia la Ley Orgánica Constitucional de Enseñanza, entrata in vigore il giorno prima che Pinochet abbandonasse il potere e progettata per introdurre una sorta di sfrenato «neoliberismo educativo» affidato all’iniziativa privata, suggellando così le diseguaglianze di una società in cui, ancora adesso, il presidente appena rieletto si azzarda a definire l’istruzione non un diritto, ma...