Ci sono anziani che dimessi dall’ospedale si fanno riportare a «casa»: una roulotte infestata dalle cavallette parcheggiata nel bel mezzo dei campi. Coppie di donne tossiche, madre e figlia, che usano il taxi per andare a comprare le sigarette per sfuggire al controllo minaccioso di un reduce dall’Iraq, figlio e marito. Membri delle gang che a volte pagano la corsa con le metanfetamine e vecchie coppie per le quali quei «passaggi» a spese dell’assistenza sociale sono l’unica occasione di mobilità. Sul sedile posteriore della Lincoln nera di Lou Bishoff – protagonista di Last taxi driver (Black coffee, pp. 268, euro...