Sul palco dell’Ariston – in gara – non ci mette più piede da ben 22 anni, dai tempi di Di sole e d’azzurro che arrivò terza. Poi basta, apparizioni solo in veste di superospite. A convincerla a riproporsi ma questa volta in competizione, Amadeus. “Non ero convinta – spiega – ma lui è riuscito a farmi comprendere delle cose che avevo un po’ sottavalutato”. Ed eccola allora tra i 28 protagonisti, scenderà in gara nella seconda serata del festival, con un brano Parole dette male, scritto per lei da Francesco Roccati e Alberto Bianco e  che farà parte del nuovo disco, Blu, in uscita il 17 febbraio. “Per come la sento io, la canzone racconta di un saper lasciare andare. Ci sono momenti nella vita che sono finiti e bisogna avere la capacità di lasciare andare, portare con sé il momento ma smettere di guardare indietro. Ho l’età per saper andare avanti. Imparare anche a vivere le emozioni” ha spiegato la cantautrice romana. Ferma discograficamente parlando da sette anni, Oro nero è uscito nel 2016, anche Giorgia ha subito gli anni della pandemia. “Un po’ come tutti ho dovuto ripensare a molte cose, a molte situazioni”.“L’idea era di rifarsi a sonorità hip hop degli anni novanta e anche il mio canto gioca più sui suoni e su una metrica che rimanda un po’ ai lavori di Whitney Houston”

“BLU” – l’album – significa un cambio di rotta: dopo gli anni con Michele Canova, ora a produrre Giorgia è Big Fish: “L’idea era di rifarsi a sonorità hip hop degli anni novanta e anche il mio canto gioca più sui suoni e su una metrica che rimanda un po’ ai lavori di Whitney Houston”. Il ritorno a Sanremo inevitabilmente riporta agli anni degli esordi di Giorgia: “Ogni volta in cui sono venuta a Sanremo e Pippo Baudo non c’era l’ho sempre chiamato – ricorda -. Questa volta non l’ho fatto. Forse lo farò domani. Ma non l’ho fatto solo per non rompergli le scatole. Ma sotto sotto so che lui vorrebbe essere qua. Io sono venuta a Sanremo con E poi non sapendo niente. Quando mi sono fermata in autogrill, mi sono accorta che la gente mi riconosceva”. Nel uo tour Giorgia porterà la sua musica nei teatri lirici: “Mi piaceva l’idea di portare il pop dove di solito non c’è. La Scala di Milano? Ci abbiamo provato, ma non abbiamo trovato una data libera. Dopo i teatri torneremo nei palazzetti, ma dovrò lavorare molto sull’acustica per sentire bene la mia voce”.