Dalla direzione Pd Renzi ci informa che esistono riforme che non puzzano. Dobbiamo quindi implicitamente intendere che ritenga puteolenti quelle respinte da 19 milioni di italiani. Per una volta siamo d’accordo con lui. Ma quel che è mancato nel mea culpa di Renzi è l’analisi del come e del perché una maggioranza e un governo hanno tentato così testardamente di condurre le istituzioni in una maleodorante discarica. Qui è in discussione l’idoneità del Pd a proporsi come guida per il paese verso il futuro quotidianamente evocato da Renzi. È partito subito il tentativo di sminuire il voto referendario, dall’inesistente partito...