Una sceneggiatura inedita, ma non inattesa. La sessione invernale di calciomercato che si è chiusa da qualche ora ha portato un piccolo terremoto, specie tra le favorite a un posto in alta classifica. La Juventus che prende Vlahovic dalla Fiorentina, valutazione 75 milioni di euro (dopo l’aumento di capitale da 400 milioni di euro), è di sicuro l’affare che sposta di più a gennaio dai tempi di Ronaldo Il Fenomeno al Milan. Per Allegri c’è ora l’arma di fuoco per l’assalto alla Champions League. Ma la Juve non si è fermata, ha finanziato l’affare Vlahovic cedendo Kulusevski e Bentancur al Tottenham, dove opera Fabio Paratici, ex direttore sportivo del club torinese. E’ arrivato anche il mediano che mancava alla rosa, Zakaria dal Borussia Moenchengladbach e mentre la trattativa per la cessione (sfumata) di Morata al Barcellona è durata settimane, in un attimo ha reso meno pesante il monte ingaggi con il gallese Ramsey ai Rangers. Il restyling dei bianconeri era nell’aria, troppo importante arrivare in Champions League.

MA ANCHE LE ALTRE grandi hanno lasciato il segno, l’Inter per poco più di 20 milioni di euro – con la formula utilizzata anche dalla Juve per Vlahovic, ovvero prestito di pochi milioni con obbligo di riscatto – ha acquistato Robin Gosens dall’Atalanta, 10 gol nella scorsa stagione, ancora fuori per infortunio ma di sicuro l’esterno sinistro più forte del campionato, ideale nel sistema di gioco portato avanti da Simone Inzaghi, che ha ottenuto anche Caicedo, punta assai utile alla Lazio, poco incisivo al Genoa. Il Milan ha fatto meno, portando a casa la promessa slava Lazetic – attaccante 18enne -, mentre Mourinho alla Roma si è ritrovato Sergio Oliveira, centrocampista di qualità dal Porto (ha già esordito, con gol), la Fiorentina ha investito circa 30 milioni di euro tra il brasiliano Cabral (erede di Vlahovic) e dell’esterno offensivo Ikonè, la Lazio per l’attaccante (il portoghese Cabral, omonimo della nuova punta viola) ha atteso l’intervento di Lotito che con Muriqi al Maiorca ha sbloccato il famoso indice di liquidità, parametro voluto dalla Figc per accertarsi delle finanze dei club per far fronte alle scadenze economiche. Poi c’è l’Atalanta che punta su Boga dal Sassuolo per ovviare all’assenza Ilicic, di nuovo in lotta con la depressione che già l’aveva fermato lo scorso anno. Un altro restyling, per qualità e quantità, è avvenuto alla Salernitana del nuovo proprietario Danilo Iervolino. Walter Sabatini è una garanzia, una decina di arrivi, qualche cessione in B, ora i campani provano la complicata risalita per evitare la retrocessione. E come al solito ci sono stati cambiamenti al Genoa, qualcosa è accaduto anche al Bologna, al Sassuolo, all’Udinese, alla Samp (arriva Sensi dall’Inter) e al Torino. E se la Serie A ha speso tanto, il colpo del mercato è in Premier League con il ritorno al calcio di Christian Eriksen: sei mesi al Brentford per il danese ex Inter, dopo il dramma a Euro 2020 e l’innesto di un pacemaker.