«Ci ho messo un anno per tornare in centro, a L’Aquila, nella zona storica: troppo forte era lo strazio. Adesso, ogni volta che vado, mi sento male. Perché non cambia niente. Palazzi diroccati, crolli diffusi, transenne, divieti, i militari, i soliti militari che stazionano con le camionette sugli imbocchi della “zona rossa”, sulle vecchie viuzze a rischio, non messe in sicurezza. La nostra città non c’è. Non c’è più e basta». Marcella Dal Vecchio prima abitava nella frazione di Coppito. La sua casa è stata gravemente lesionata dal terremoto del 6 aprile 2009. Ora sta a «Coppito 3», uno dei...