La richiesta di emettere un mandato di arresto nei confronti di Benyamin Netanyahu e di Yoav Gallant effettuata dal procuratore della Corte penale internazionale, Karim Khan, costituisce un’ulteriore macchia dolorosa che intacca l’immagine dello stato di Israele agli occhi del mondo. SE ANCHE mettiamo da parte le possibili implicazioni giuridiche e i risvolti pratici, è indubbio che nell’immaginario collettivo tali affermazioni si aggiungono all’accusa di genocidio formulata dalla Corte internazionale di giustizia contro Israele lo scorso gennaio, a conferma del fatto che stiamo inevitabilmente entrando in una nuova era nella quale lo stato ebraico cessa di godere di immunità agli...