Ho incontrato il professor Eco l’ultima volta in un festival letterario. Volevo annunciargli il completamento con Fabio Pedone della traduzione di una delle opere a lui più care, il Finnegans Wake di James Joyce. Mi chiese quando sarebbe uscito. Dissi nel 2019 o 2020. E lui: «Spero di sopravvivere per presentarlo». La sua cordialità con i giovani era infinita quanto il suo estro. Gli chiesi una volta un parere su un passo del libro impossibile di Joyce, un passo che io interpretavo in un modo e i guru della critica joyciana internazionale in un altro. Nello specifico, in una parola...