Il New York Times si scusa dopo una piccola rivolta di lettori e della redazione. La pietra dello scandalo è un editoriale del 3 giugno, a firma Tom Cotton – un senatore repubblicano dell’Arkansas, che aveva già graziato in passato le pagine del quotidiano con simili Op Ed, tra cui quello in cui sosteneva che gli Stati uniti dovevano acquistare la Groenlandia (un’idea cara anche a Donald Trump). Nel 2006, Cotton aveva invece chiesto che l’allora direttore del «Times» Bill Keller, e due giornalisti della testata, fosse processati e imprigionati per aver violato le leggi contro lo spionaggio, pubblicando reportage...