La pubblicità dei prodotti destinati ai bambini per merende, spuntini e colazioni è martellante e gioca un ruolo non secondario nel costruire abitudini alimentari lontane da una dieta corretta e salutare. Secondo l’Istituto Superiore della Sanità – Progetto Okkio alla salute in Italia sono sovrappeso o gravemente obesi il 29,7 pe cento dei bambini tra 6-11 anni. Dati pienamente inseriti in una tendenza internazionale apparentemente inarrestabile. Di fatto anche i bambini europei come già succede in America e in Asia, diventano sempre più obesi. Parecchie sono certamente le cause, ma molti ritengono che la colpa sia anche della pubblicità, soprattutto televisiva.

Genitori (e nonni), stremati dalla vivacità di figli e nipoti, pensano di utilizzare i canali specializzati in cartoni animati che sono facilmente raggiungibili con tv, tablet e smartphone per poter avere qualche quarto d’ora di tranquillità, magari per preparare la cena. Non sanno (meglio, molti lo sanno perfettamente, ma non riescono a fare diversamente) che stanno esponendo i propri pargoli a un vero e proprio bombardamento mediatico. Secondo uno studio spagnolo (Children 2021, 8(1), 14) i prodotti per la colazione dei bambini raccomandati dalla pubblicità hanno il triplo degli zuccheri rispetto a quelli destinati agli adulti: mediamente il 10,25% di zucchero nei prodotti per genitori e nonni contro il 36% abbondante negli alimenti per bambini. Di cosa stiamo parlando? Di merendine, biscotti, bevande a base di latte e cacao, creme spalmabili, barrette e di una infinità di altri pessimi alimenti ultra-processati. Tra l’altro, nella ricerca citata è stato evidenziato un fenomeno ben noto a madri e padri che, non sapendo a chi lasciarli, portano i figlioletti con sé mentre vanno a fare la spesa al centro commerciale: quando i bambini si impuntano per avere un prodotto proposto dalla pubblicità, i genitori quasi sempre alla fine cedono e lo acquistano. È questo il motivo per il quale molti di questi prodotti sono messi in bella vista alle casse, dove discutere con calma (e quindi bloccare la coda) è letteralmente impossibile. Se evitare qualche minuto di cartoni (e relativo martellamento pubblicitario) diventasse proprio impossibile, risparmiate ai bambini almeno le visite al supermercato.