Una scrittura non più cinese e solo in parte americana, che non tollera appartenenze identitarie e trova nella saggezza narrativa la propria forza segna le pagine di Yiyun Li, nata a Pechino nel 1972 ed emigrata negli Stati Uniti quasi vent’anni fa, dove si è ricavata uno spazio importante proprio parlando, in lingua inglese, «della sua gente e del suo tempo», con uno stile saturo di psicologia raffinata e segnato da una sintassi esistenziale che la rendono assai diversa da ogni altro autore (cinese) contemporaneo. La dialettica tra le origini della autrice e la sua tradizione letteraria (legata alla «diaspora»...