Nella sede de il manifesto, a Roma nel 1983, incontrai per la prima volta Aldo Natoli. Tra le sue iniziative, c’era anche l’impegno per la pace israelo-palestinese. Da allora, per me arrivare a Roma e sentire il bisogno di incontrare Aldo, fu tutt’uno. Potevo parlare con un maestro brillante e caloroso la cui analisi della realtà e dei problemi era priva di dogmatismo. Nel tempo, partecipammo insieme ad alcune riunioni e grazie a lui mi fu più facile e più chiaro capire che la pace è seriamente collegata alla necessità di una «Europa senza Nato né Patto di Varsavia». La...