Schiacciata tra Ovest ed Est, come negli Anni Cinquanta, e appesa al rischio che l’escalation fredda possa precipitare in un attimo nella guerra calda. La Germania ha davvero paura di ritrovarsi catapultata sul fronte ucraino nonostante il governo Scholz si sforzi di mantenersi in equilibrio fra i due blocchi opposti. Non è bastata la manovra bifronte della ministra degli Esteri, Annalena Baerbock, che ha ribadito la fedeltà alla Nato insieme al «Nein» a vendere armi tedesche all’esercito di Kiev: la nuova guerra fredda non ammette scarti dalla linea tracciata da Washington. Lo ha imparato a proprie spese il vice ammiraglio...