Due giorni dopo il massacro di Hanau, con undici cadaveri allineati all’obitorio, cinque feriti ricoverati all’ospedale, e i netturbini che hanno appena finito di spazzare i segni del passaggio notturno di migliaia di antifascisti, che ieri notte non si sono limitati alle fiaccolata commemorativa. La Germania si sveglia sconvolta dal peggiore «attentato dell’estrema destra», come certifica la Procura dell’Assia che ha aperto il fascicolo di indagine sulla «strage razzista» di Tobias Rathjen. Seconda, per numero di morti, solo al terrorismo formato Isis di Anis Amri che nel dicembre 2016 uccise 12 persone al mercatino di Natale di Berlino. UN INCUBO...