Il salmone era «molto, molto buono». E poi anche gli spaghetti, «però non so bene il nome, quelli col brodo». Giorgia Meloni, al termine degli incontri ai massimi livelli di Pechino, valida la tradizione culinaria cinese. E non solo quella, visto che nel punto stampa, prima della partenza per Shanghai, legittima anche il ruolo della Cina come «interlocutore indispensabile» nelle crisi internazionali. Per esempio sull’Ucraina, su cui la premier sostiene di aver detto «chiaramente» al presidente Xi Jinping che la Cina non ha «alcuna convenienza a sostenere la capacità industriale russa». Meloni vede un «ruolo dirimente» per la diplomazia di...