Come mangiano i ragazzi e i loro genitori? Non proprio bene, se l’Ufficio regionale europeo dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) nel Rapporto 2022 sull’obesità evidenzia tassi di sovrappeso e obesità di proporzioni epidemiche: il 59% degli adulti europei e quasi un bambino su tre (29% dei maschi e 27% delle femmine) è in sovrappeso o è affetto dall’obesità. In Italia non va tanto meglio. Una indagine coordinata nel 2022 dall’ISS ha accertato che il 18,2% dei ragazzi è in sovrappeso e il 4,4% obeso; l’eccesso ponderale diminuisce lievemente con l’età, è maggiore nei maschi e al Sud.

Valori che risultano in aumento rispetto a rilevazioni precedenti. Tra i comportamenti alimentari scorretti, permane l’abitudine di non consumare la colazione: il 20-30% passa direttamente dal letto al banco di scuola. Solo un terzo dei ragazzi consuma frutta almeno una volta al giorno e solo un adolescente su quattro mangia un po’ di verdura almeno in un pasto. Per finire, le bibite zuccherate e gassate sono consumate regolarmente da circa il 15% dei maschi. Tutti comportamenti che non solo aumentano il rischio di obesità e delle patologie correlate, ma accrescono anche il rischio di incappare in raffreddori, bronchiti, otiti e allergie.

A PROPOSITO DI GIOVENTÙ, fa una certa impressione riflettere sui risultati di una ricerca (PLoS ONE, 2019, 14(10): e0213512) che ha esaminato il profilo nutrizionale dei 2691 alimenti confezionati più venduti in 20 Paesi UE e particolarmente rivolti a un pubblico giovane: soprattutto prodotti per la colazione, conserve e prodotti trasformati a base di pesce, yogurt variamente addizionati, carne trasformata come scatolame, salumi, pasti pronti. Utilizzando i criteri di valutazione proposti dall’Oms (Organizzazione Mondiale della Sanità), il 68% dei prodotti sono stati ritenuti non adatti per la dieta dei bambini e dei ragazzi. In pratica, due alimenti su tre contengono troppi grassi, zucchero e sale, mentre scarseggiano le fibre.

NELLA RICERCA APPENA CITATA almeno un paio di alimenti consumati molto frequentemente dai ragazzi sono stati rilevati come problematici: i prodotti per la prima colazione e gli yogurt. Quando si parla di “cereali” per la prima colazione le virgolette sono d’obbligo. Si tratta infatti di prodotti che sfruttano abilmente una denominazione (cereali) che nell’immaginario collettivo è associata a una alimentazione salutare e naturale. Sono effettivamente prodotti più simili a biscotti, troppo ricchi di zucchero e di sale e con un terzo delle fibre che l’Oms raccomanda siano presenti negli alimenti destinati agli europei.

Questi prodotti per la prima colazione contengono mediamente il 33-42% di zucchero e parecchi grassi (sino al 14%). Tra l’altro, anche le informazioni presenti sulle confezioni non brillano per chiarezza. Spesso, ad esempio, vi si leggono scritte che esaltano la presenza di vitamine e ferro, elementi nutritivi marginali in questo tipo di prodotti. Senza contare che le tecniche di vendita sfruttano meccanismi subdoli, ma largamente utilizzati proprio perché efficaci nei confronti dei bambini e dei ragazzi. Spot pubblicitari, quaderni e materiale scolastico siglati, gadget e, naturalmente, i messaggi via social. A questo punto, quello che c’è dentro le confezioni passa evidentemente in secondo piano.

MOLTO MEGLIO PER COLAZIONE proporre pane integrale, burro, miele, frutta fresca e cotta, semi oleosi. Oppure le deliziose creme di cereali (il prototipo è il notissimo porridge a base di fiocchi di avena, ma si può partire anche dalle farine di riso integrale e di grano saraceno), rapidissime da preparare e da arricchire poi con frutta fresca o cotta, miele e mandorle o noci. Vanno bene anche un dolce casalingo (magari arricchito con uvetta e frutta fresca), una pizza con verdure (ma senza formaggio) oppure una semplice e deliziosa fetta di pane integrale tostato condita con olio extravergine d’oliva, un pizzico di sale e, in stagione, con un pomodorino schiacciato e origano fresco.

LO YOGURT BIANCO E NON DOLCIFICATO è un alimento dotato di pregi salutistici e nutrizionali. I fermenti che trasformano il latte in yogurt non solo predigeriscono proteine, grassi e carboidrati, rendendo il latte molto più rapidamente assimilabile, ma lo arricchiscono di vitamine e migliorano l’assorbimento del calcio e degli altri minerali. Insomma, una sorta di alimento-medicina. La realtà commerciale è tuttavia diversa. Ricerche di mercato testimoniano che solo il 35% dello yogurt è acquistato bianco. Nelle confezioni del restante 65% si trova veramente di tutto, visto che la competizione tra i diversi produttori si gioca soprattutto su aromi e sapori.

Largo quindi a composte di frutta (nel migliore dei casi), ma anche a zucchero e dolcificanti, piccoli biscotti, panna e quant’altro le strategie di vendita ritengano utile. Con la conseguenza che un prodotto semplice come lo yogurt bianco viene trasformato in una miscela complessa, ricca di calorie e di qualità mediocre che richiede l’aggiunta di aromi e di additivi che ne migliorino la conservabilità. Non è un caso che la ricerca citata metta sotto accusa circa il 30% degli yogurt europei come troppo ricchi di zucchero e di grassi, sia totali che saturi. Meglio dunque lo yogurt bianco (magari preparato in casa), eventualmente arricchito al momento del consumo con fiocchi di cereali, uvetta, frutta fresca e miele.

LA COLAZIONE IN FAMIGLIA dovrebbe diventare un pasto anche emotivamente significativo. Preparate con cura la tavola già la sera prima, magari assieme ai figli più piccoli. Non dimenticate una ciotola di semi oleosi e di frutta essiccata (uvette, prugne, datteri). Evitate la monotonia e stupite i vostri commensali con proposte inconsuete ma sicuramente gradite. Come, ad esempio, piatti salati al posto dei soliti dolci. Fate spazio quindi a pane integrale tostato e spalmato con paté di olive nere o di carciofi, ma anche semplicemente condito con olio extra vergine d’oliva e un pizzico di sale. Ottima la focaccia del giorno prima, senza formaggio e magari arricchita con una mousse ottenuta frullando le verdure cotte che avete avanzato in frigorifero (sedano rapa, broccolo verde, carote, zucca, ecc.) con olio, un goccio di salsadi soia e mandorle.

INSOMMA, MEGLIO CUCINARE. Si sa da tempo che l’eccessivo consumo di alimenti processati (che sono cioè il risultato di un processo tecnologico) produce un aumento del rischio di obesità e di malattie metaboliche come il diabete e le cardiopatie. Vale veramente la pena di dedicare qualche minuto ogni giorno alla cucina, magari organizzandosi un po’ e utilizzando semmai il frigorifero e il congelatore domestici, più che sufficienti per conservare senza problemi e in attesa del consumo verdure fresche o cotte, cereali integrali e legumi preparati con le nostre mani.