Non uno schiaffo, tutt’al più uno scappellotto: dopotutto, alla camera dei Lord, i Tories non hanno la maggioranza. Tuttavia l’abbondante sconfitta del governo May alla camera alta per 358 voti contro 256 sul Brexit Bill, la legge che conferisce il potere al primo ministro di notificare l’intenzione della Gran Bretagna di ritirarsi dall’Unione Europea applicando così l’Articolo 50 del trattato dell’unione stessa, è la prima della premier in quella che finora era apparsa come una trionfale cavalcata in difesa di una grandeur – pardon, di una greatness – odiosamente striminzita dai lacci e lacciuoli “continentali” della kafkiana Ue. A nulla...