Nei quattro anni di amministrazione di Donald Trump sua figlia Ivanka e il marito Jared Kushner non hanno mai permesso agli agenti dei servizi segreti che si occupavano della loro scorta di usare uno dei sei bagni nella loro abitazione. Inizialmente gli agenti avevano optato per un bagno chimico installato di fronte casa Kushner che però era stato rimosso abbastanza velocemente per le proteste degli abitanti dell’esclusivo quartiere di Kalorama, non abituati a ospitare questo tipo di strutture.

Allora gli agenti per un certo periodo sono stati costretti a percorrere chilometri per trovare un locale pubblico che permettesse loro di usare il bagno. In seguito sono stati «ospitati» dagli Obama, anche loro residenti di Kalorama, e dalla famiglia Pence che però vive a chilometri di distanza. Dopo mesi nessuna di queste soluzioni si è rivelata davvero praticabile e il governo ha deciso di affittare un monolocale con bagno che un vicino dei Kushner usava come tavernetta: affittato per tremila dollari al mese, per un totale di oltre 100mila dollari dei contribuenti spesi in tutti questi anni.

A rivelare questa storia sconcertante è stato il Washington Post che, dopo aver raccolto le testimonianze degli agenti, ha verificato la notizia con la famiglia Kendall che ha affittato il seminterrato dopo che gli agenti avevano bussato alla loro porta chiedendo al loro inquilino, l’ex membro del Congresso del Connecticut Anthony Moffett, di usare il bagno: apparentemente non avevano altra scelta. «Non è stato un grosso problema – ha commentato Moffett – Sono stati educati e molto gentili con i nostri nipoti».