È una città diversa, Kiev, al risveglio dalla prima notte dopo il riconoscimento dell’indipendenza delle repubbliche separatiste del Donbass da parte della Russia. «Non ne voglio parlare» dice Kostya uscendo dalla metro Teatralna, e visto che insisto aggiunge: «Che ne penseresti tu se qualcuno avesse appena annunciato al mondo che non esisti, che sei solo un “errore della storia”? Saresti felice?». SI CAPISCE CHE L’OSTILITÀ è cresciuta e che per una volta sono le parole del presidente russo, ancor più delle sue azioni, ad aver lasciato il segno. Gli abitanti della capitale ucraina, in genere abbastanza disponibili a rilasciare dichiarazioni,...
Errata Corrige

Il clima nella capitale ucraina dopo il via libera all’ingresso delle truppe di Mosca nel Donbass. Per una volta sono le parole del presidente russo, prima ancora delle sue azioni, a lasciare il segno. In risposta Voci sempre più ostili da un Paese bollato come «errore della storia». Ma c’è chi tira un sospiro di sollievo, anche se forse il peggio deve ancora venire