Non sempre la divisione fra vittime e carnefici è lampante, e il ruolo della giustizia diventa difficile e delicato. In Ucraina, man mano che l’esercito di Kiev è riuscito a liberare territori sotto occupazione russa, questo problema si è fatto sentire con la questione del “collaborazionismo”: come valutare l’operato di chi, a vario grado, ha avuto contatti, ha appoggiato o ha aiutato l’aggressione di Putin? Che tipo di misure risultano lecite e quali altre, invece, rischiano di costituire una mera rappresaglia sulla popolazione civile? AL MOMENTO le autorità ucraine hanno aperto oltre 6mila indagini per collaborazionismo con 1.700 casi che...