Il presidente Joe Biden ha annunciato una nuova misura che eliminerà la minaccia di espulsione per quasi mezzo milione di immigrati sposati con cittadini statunitensi. La mossa è arrivata dopo molte pressioni della sinistra del partito democratico preoccupata per i sondaggi sfavorevoli in vista delle elezioni, e per dare continuità alla promessa con cui Biden aveva inaugurato la sua presidenza, quando aveva assicurato di voler lottare per dare assistenza ai milioni di immigrati che risiedono in Usa senza avere uno status legale permanente.

QUESTA PROMESSA si è andata via via deteriorando, mentre il numero di richiedenti asilo aumentava fino a raggiungere livelli storici, e all’inizio di giugno il presidente ha varato una stretta alle frontiere che ricalca quella del suo predecessore, nonché prossimo avversario alle urne. Donald Trump, però, ha sempre fatto della lotta ai migranti il suo cavallo di battaglia, mentre da un presidente democratico ci si aspetta qualcosa di più che dal Commander in Chief più anti immigrazione della storia recente.
Con questo nuovo programma, circa 490.000 coniugi di cittadini statunitensi saranno protetti dall’espulsione, e verranno garantiti anche i permessi di lavoro, se potranno dimostrare di vivere negli Usa da almeno 10 anni.

Dopo l’annuncio, la deputata democratica della California Nanette Barragán, che presiede il Congressional Hispanic Caucus, ha dichiarato che la nuova iniziativa promossa dall’amministrazione provocherà «lacrime di gioia unite a qualche sospiro di sollievo» nelle famiglie dei beneficiari. Il senatore Alex Padilla, anche lui californiano, ha definito l’azione di Biden «giusta», e «attesa da tempo, fondamentale per tante famiglie e comunità». Secondo Gustavo Torres, leader dell’associazione Casa in Action, il programma avrà delle conseguenze anche sulla campagna elettorale, con gli elettori immigrati o di origini latine che potrebbero «esprimere la loro gratitudine al presidente a novembre».

IL NUOVO programma non si limita a fornire una barriera contro l’espulsione e permessi di lavoro, ma consentirà anche agli immigrati di richiedere residenza permanente, green card, e in seguito la cittadinanza statunitense.
Oltre a ciò, secondo alcune fonti, Biden avrebbe in programma di annunciare una politica per rendere i beneficiari del programma Deferred Action for Childhood Arrivals (Daca), idonei a ottenere un visto, invece che la sola autorizzazione temporanea al lavoro che ricevono attualmente. Il programma Daca introdotto nel 2012 da Obama per proteggere i giovani adulti arrivati da bambini illegalmente negli Stati uniti è stato una delle prime eredità dell’amministrazione precedente a finire sotto attacco da parte di Trump e dei repubblicani.
Non stupisce quindi che il nuovo pacchetto di Biden non sia stato accolto bene dal Gop. Il senatore texano John Cornyn ha definito il piano «disastroso, un’enorme calamità che attirerà ancora più persone al nostro confine».