Una sorpresa il voto di domenica? Non proprio, piuttosto una conferma dei comportamenti elettorali e geografici del 2017, dove i tre principali candidati, che hanno raccolto complessivamente il 75% dei voti espressi, «si rafforzano dove erano già forti». Lo spiega il geografo Jacques Lévy, specialista di geopolitica, professore all’Ecole polytechnique fédérale di Losanna, tra gli ultimi libri pubblicati Géographie du politique (Odile Jacob). Jacques Lévy Cosa ci dice la lettura della carta geografica del voto? C’è un rapporto con il voto del referendum europeo del 2005? È una geografia molto vicina a quella del 2017, dove sono stati rafforzati i...