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Fedez scuote la Rai ed è subito scontro sulle nuove nomine«A nome della Rai ritengo che la libertà sia un diritto sacrosanto, che deve esprimersi attraverso tutte le forme di arte e pensieri», ma «sempre a nome della Rai, dei vertici e sul mio nome, in maniera molto netta sento di dirlo, mi dissocio fortemente dagli attacchi personali che la performance di Fedez ha rappresentato, soprattutto nella gestualità». Atteggiamenti che «il servizio pubblico non può ammettere». Lo spiega il direttore Intrattenimento di prime time, Stefano Coletta, rispondendo in sala stampa a una domanda sulla performance di Fedez.

L’AFFAIR del rapper milanese – non nuovo a polemiche con il servizio pubblico come accaduto durante il 1 maggio a San Giovanni 2021 con l’attacco contro la Lega in difesa del ddl Zan – tiene banco nella conferenza stampa mattutina sanremese. Tutto parte dal mini show di Fedez in collegamento con l’Ariston, un free style scandito sul ponte di un nave della Costa Crociere ormeggiata al largo di Sanremo, dove si scaglia contro Galeazzo Bignami viceministro alle Infrastrutture, fotografato in divisa da nazista, contro la ministra Eugenia Roccella e contro il Codacons. «Se va a Sanremo Rosa Chemical scoppia la lite – si legge nel testo, forse è meglio il viceministro vestito da Hitler. Purtroppo l’aborto è un diritto sì, ma non l’ho detto io l’ha detto un ministro. A volte anche io sparo cazzate ai quattro venti, ma non lo faccio a spese dei contribuenti, perché a pestarne di merde sono un esperto. Ciao Codacons, guarda come mi diverto». Un rap che si conclude con una assunzione di responsabilità di Fedez: «Voglio assumermi le piene responsabilità di ciò che ho fatto, il testo della canzone non era stato enunciato allo staff della Rai qui presente».L’attacco a Bignami vestito da Hitler, i diritti negati. La Rai si dissocia

NEL CALDERONE della maratona sanremese che trascina gli spettatori fino alle 2 di notte per poi affidarlo alla «coda» di Fiorello, anche l’intervento di Francesca Fagnani, che ha condotto con Amadeus e Morandi la seconda serata, scritto con i giovani detenuti del carcere di Nisida e incentrato sul «nodo giustizia».

IN PARTICOLARE nel passaggio in cui cita una dichiarazione (non citandolo espressamente) di Nicola Gratteri: «Un autorevole magistrato che ha condotto inchieste importantissime ha detto ‘sono contrario allo schiaffo in carcere, nelle caserme, un detenuto non deve essere toccato nemmeno con un dito perché non deve passare per vittima’. Ma la ragione per cui non va picchiato non è questa, ma perché lo Stato non può applicare le leggi della sopraffazione e della violenza». Su difetti e tormenti del belpaese si è soffermata in conferenza stampa anche Paola Egonu, la pallavolista di origini nigeriane che ieri sera ha affiancato Morandi e Amadeus: «L’Italia è un paese razzista, ma non tutti sono razzisti o tutti cattivi, ma se mi chiedete se c’è razzismo la risposta è sì». «L’Italia sta migliorando da questo punto di vista e non voglio fare la vittima, ma dico come stanno le cose».
Tra polemiche e lustrini, Sanremo porta a casa share bulgari anche nella seconda serata con oltre 10 milioni di spettatori e uno share praticamente identico alla prima: 62,3%