È una missione se non impossibile almeno difficile quella di Wang Yi, passato nel dicembre scorso dall’alta carica di ministro degli esteri cinese a quella ancora più alta di direttore della Commissione esteri del partito, capo della diplomazia cinese nonché uomo di fiducia di Xi Jinping: resuscitare quel progetto di accordi commerciali con l’Europa le cui azioni sono precipitate dopo l’invasione russa dell’Ucraina. Nel grand tour diplomatico iniziato a Parigi con Macron e che si concluderà a Mosca, la tappa italiana, articolata nell’incontro di ieri con il ministro degli esteri Tajani e in quello di oggi con il presidente Mattarella,...