Mentre Trump incontrava a New York il suo «dittatore preferito» (così aveva definito poche settimane fa Abdel Fattah al-Sisi), in Egitto il giro di vite innescato dalle proteste esplose venerdì scorso ha raggiunto un livello di isteria senza precedenti. I due presidenti si sono incontrati lunedì a margine dell’Assemblea generale Onu. Trump ha come al solito osannato il suo omologo egiziano e, sminuendo la portata delle proteste in corso in Egitto, ha affermato: «Non mi preoccupano. L’Egitto ha un grande leader, è molto rispettato. Ha portato ordine, prima che ci fosse lui c’era molto poco ordine, c’era il caos». Accanto...