Era il 2013 quando lungo lo stradone malandato che da Qalandiya porta ad Al Bireh, l’ex presidente Usa Barack Obama, atteso al quartier generale dell’Anp a Ramallah, trovò ad accoglierlo, tra le altre cose, dei grandi manifesti con la scritta «Non abbiamo il 3G in Palestina». Era un grido di aiuto che gli lanciavano i palestinesi sotto occupazione, desiderosi di usare al meglio gli smartphone, cosa che gli israeliani già facevano da lungo tempo. Dopo qualche settimana, i palestinesi, almeno quelli della Cisgiordania, ottennero finalmente da Israele le frequenze 3G per i telefoni cellulari. Una svolta positiva favorita, si disse,...