I registi iraniani ci credono. Secondo quanto riporta «Variety», diversi film attualmente in produzione vengono girati in due versioni: una con l’hijab e l’altra senza, anticipando un cambiamento rispetto alle regole in vigore nel Paese che evidentemente molti sentono nell’aria. LO HA CONFERMATO anche Hana Makhmalbaf, giovane regista iraniana in esilio a Londra dal 2009, quando fu emanato un mandato di arresto per il suo film Green Days. Presentato a Venezia, era incentrato sulle proteste di quel periodo. La regista ha così seguito il percorso già intrapreso dal padre, Mohsen Makhmalbaf, autore dissidente i cui film sono vietati in patria....