Un anomalo sole cocente di febbraio è la cornice più calzante per la presentazione del murale contro la crisi climatica che da ieri colora Rebibbia. L’opera «mangia smog» porta la firma dello street artist cremonese Luogo Comune e il contributo di 100 attiviste e attivisti under 30 arrivati a Roma da tutta Italia per partecipare alle iniziative promosse da Coop in occasione della Giornata nazionale del risparmio energetico del 16 febbraio.

Nello stile riconoscibile dello street artist – un flat design con una palette contenuta di colori -, una figura femminile sprigiona un vortice di energia attraverso un megafono: un grido d’allarme per la crisi climatica in atto, ma anche una «chiamata alle armi» della collettività intera per un cambiamento ancora possibile. «Ogni progetto è sempre una storia a sé – racconta Jacopo, in arte Luogo Comune -. Spero che l’immagine parli da sola e restituisca l’idea di vitalità e gioventù che ho voluto sintetizzare». Il disegno prende vita grazie all’impiego di una vernice fotocatalitica, che consente al murale di “respirare” le emissioni inquinanti e restituirle in forma di sale inerte, neutralizzando ogni giorno lo smog generato da circa 24 auto a benzina. Se negli ultimi 50 anni la temperatura media di Roma è salita di 2 gradi, le rilevazioni segnalano come l’area più inquinata della città sia proprio la zona est, Rebibbia inclusa.

Le mura della piazza antistante la metro si sono trasformate in un’enorme tela di 100 metri quadri, uno spazio d’espressione – per una volta ricevuto in concessione e non conquistato a fatica – in cui giovani attivisti hanno potuto dare voce alla loro idea di futuro. Futuro è la parola che Giulia, di un’associazione bolognese di street art, ha impresso accanto a quelle degli altri attivisti. «L’ho scelta – spiega – perché mi fa un po’ paura. Il mondo che ci hanno lasciato è ingiusto e pieno di problemi, ma sono convinta che la nostra generazione possa essere la spinta che serve per cambiarlo».

L’evento – patrocinato dal ministero dell’Ambiente e dall’assessorato alla Cultura di Roma e realizzato in collaborazione con Atac, il municipio IV e l’associazione no profit Yourban 2023 – è la conclusione di due giorni di sensibilizzazione sulla transizione energetica. Un’installazione temporanea, ideata da studenti di un liceo artistico, il giorno prima aveva illuminato piazza del Popolo con 340 lampade ricaricabili. «Le istanze dei più giovani non sono state fermate dalla pandemia né dalla guerra, che spinge per soluzioni semplicistiche come il ritorno ai combustibili fossili – ha ricordato Marco Pedroni, presidente di Ancc-Coop -. È giusto, quindi, che pretendano tanto dalle istituzioni e dalle imprese».