Il balzo al 4,2% dell’inflazione statunitense di aprile ha ravvivato il dibattito sull’inflazione. Al momento sembra prevalere nettamente l’ipotesi che il fenomeno sia temporaneo e non strutturale. Non abbiamo certezze di segno opposto, ma lo scenario ci sembra assai più aperto e rientra a pieno titolo tra quelle che il geografo David Harvey definisce «le complessità assai contorte del sistema finanziario». Indubbiamente veniamo da un lungo periodo di ristagno dei prezzi, sebbene in presenza di una massa monetaria crescente. Oggi, però, esistono diversi elementi di potenziale discontinuità che, nel loro concatenarsi, potrebbero costituire l’innesco di una fiammata inflazionistica dalle dimensioni...