A Buenos Aires, l’atmosfera è mutata drammaticamente dopo la conferma della presenza di Javier Milei, candidato eccentrico dell’estrema destra, al ballottaggio di questa domenica. Ai semafori, oltre ai lavavetri e mendicanti sempre più numerosi nel bel mezzo della catastrofe economica in cui è piombato il paese, sono comparsi vicini di condominio che espongono cartelli a favore della salute e dell’istruzione pubblica. Nelle metropolitane può capitare che un passeggero si alzi per raccontare a viva voce la propria storia: figli di desaparecidos, reduci della Guerra delle Malvinas del 1982, docenti e ricercatori universitari, vittime della dittatura militare (1976-1983). Senza simboli di...