Sono almeno 15 casi di persone rapite solo dal 2015 a oggi in Egitto su un totale di almeno 396 egiziani di cui non si sa nulla: spariti, o ritrovati morti e torturati. È il macabro bilancio di un’inchiesta del Corsera.

Fra i casi più clamorosi quello di Abu Hatab Abunnabi, 27 anni, arrestato in auto con la moglie e il figlio, rilasciati in seguito. Operazione brutale come l’arresto in casa del direttore di marketing Mohammed Giomaa Yussuf, 47 anni.

Quello del giovane Abdel-Rahman Samir Abdel-Fattah, 19 anni studente di legge all’università di Al-Azhar, filmato dai compagni mentre viene trascinato via.

C’è poi il caso di Ahmad Mahmoud al Hamami, arrestato in un caffè da uomini descritti come agenti di polizia, ma che la polizia nega di aver arrestato. Una storia paragonabile a quella di Regeni è quella di Mohammed Hamdan, 32 anni, ritrovato in un obitorio, 15 giorni dopo, con segni di tortura evidenti: secondo gli Interni un ’fratello musulmano’ ucciso in una sparatoria.