Con una condanna a tre anni nei confronti del giovane internauta Walid Kechida si è aperto il 2021 in un clima di crescente repressione della libertà di espressione in Algeria. «IL MOMENTO è veramente difficile e dobbiamo mobilitarci tutti insieme contro il regime, Walid (Kechida) è stato condannato – ha detto ad Afp Kaci Tansaout, coordinatrice del Comitato nazionale per la liberazione dei detenuti (Cnld) – con l’accusa di aver pubblicato “meme” e vignette che deridevano gli esponenti del governo e la religione su Facebook». La procura di Setif aveva chiesto cinque anni di carcere lo scorso 27 dicembre per...