L’insegnante e attivista italiana potrà scontare le misure cautelari in una casa, rimanendo a Budapest e venendo monitorata tramite un braccialetto elettronico. Tutto questo dopo aver pagato una cauzione di quarantamila euro. È quello che ha deciso il tribunale collegiale ungherese che ha accolto in seconda istanza il ricorso degli avvocati di Salis.

Tra le motivazioni della sentenza, alquanto inattesa, i giudici includono la diminuzione del “pericolo di fuga” e la possibilità di alloggiare nella casa che i genitori della donna hanno preso in affitto nella capitale ungherese.

Salis è in corsa per le europee come capolista di Alleanza verdi-Sinistra nel collegio del Nord-Ovest. Le elezioni si terranno l’8 e il 9 giugno a processo probabilmente ancora in corso. La prossima udienza è prevista per il 24 maggio.