C’è un non detto alla base delle discussioni sulla libertà individuale e l’oppressione di uno stato autoritario: il Covid. I discorsi vertono sul rapporto astratto tra la libertà dell’individuo di muoversi e il potere dello Stato di controllarlo. Come se i due aspetti, le cause della pandemia e gli stati di emergenza sanitari, non fossero strettamente collegati. Il virus resta in una penombra, quando non viene definito un’«invenzione» oppure negato del tutto. La rimozione non è praticata solo negli interventi spesso oracolari di filosofi come Giorgio Agamben o Massimo Cacciari che hanno generato una discussione astiosa. Può essere considerata parte...