Joe Biden ha presentato il piano per combattere la crisi economica negli Usa, e lo ha fatto nel giorno in cui il Dipartimento del lavoro ha reso pubblici i nuovi, drammatici, numeri: nella sola prima settimana di gennaio sono arrivate quasi un milione di nuove richieste di disoccupazione.

PER IL PIANO si parla di 1.900 miliardi per combattere la crisi economica provocata dalla pandemia. «Non c’è tempo da perdere, dobbiamo agire subito», ha detto Biden annunciando quello che ha chiamato l’American Rescue Plan e che include assegni di stimolo maggiorati, più aiuti alla disoccupazione, una moratoria sugli sfratti e maggiore assistenza per le piccole imprese, gli Stati e le scuole.

Il piano di stimolo è ambizioso, ricco di indennità di disoccupazione estese a tutte le categorie, assistenza per gli affitti, aiuti alle piccole imprese e assegni di 1.400 dollari di incentivi, che si aggiungono ai 600 già stanziati. Biden vuole inoltre stanziare 20 miliardi di dollari per un piano nazionale di vaccinazione, 50 per espandere quello dei test del coronavirus e prevede di assumere 100.000 nuovi operatori sanitari pubblici.

L’approvazione di questo piano sarà una delle prime prove del potere di Biden su cui probabilmente i conservatori esiteranno per via del suo costo, soprattutto perché Biden ha già annunciato un piano di ripresa successivo che costerà ulteriori miliardi. I più progressisti, invece, manterranno la pressione sul presidente affinché non indietreggi sugli aiuti alla classe lavoratrice.

NEL FAR PASSARE LA PROPOSTA, Biden ha un alleato in Bernie Sanders, il senatore socialista del Vermont ed ex contendente alla presidenza, che presto sarà al timone del potente comitato del bilancio del Senato. Sanders avrà il controllo della riconciliazione del bilancio, un processo che consente al Congresso di accelerare alcune leggi. Il «piano di salvataggio inizierà a fornire alla nostra gente il supporto tanto necessario», ha detto Sanders dopo la presentazione del piano.

«Questi piani non verranno a buon mercato – ha detto Biden – ma l’inazione ci costerebbe ancora più caro». Proposte così aggressive come queste fatte da Biden sono più che un tentativo di correggere l’approccio alla pandemia dell’amministrazione Trump, mal pianificato e malamente eseguito, e che lasciavano sulle spalle degli agli Stati l’onere di arginare la diffusione del virus. I piani di Biden rappresentano il riconoscimento che il futuro della nazione, così come il successo della sua presidenza nei primi mesi cruciali, dipendono da azioni e finanziamenti urgenti.

DI FATTO NON C’È NULLA di nuovo in un presidente che per fare pressione sui suoi oppositori al Congresso chiede unità dietro un piano governativo, per il bene del Paese, ma è una nuova esperienza dopo quattro anni in cui gli sforzi legislativi della Casa Bianca sono stati ordini urlati su Twitter e ribaltamenti di posizione selvaggi che facevano infuriare anche gli alleati di Trump.

Questo piano al momento è riuscito a unire due forze diametralmente opposte: il socialista democratico Sanders e le grandi imprese. Anche la Camera di commercio ha elogiato la proposta di Biden. «Applaudiamo l’attenzione del presidente eletto sulle vaccinazioni e sui settori economici e le famiglie che continuano a soffrire mentre la pandemia infuria – ha detto il gruppo in una nota – Dobbiamo sconfiggere il Covid prima di poter ripristinare la nostra economia».