Che si tratti di un «momento storico» è oggetto di discussione. Perché non si è ancora capito quanto il partito islamista Raam sia concretamente dentro la «coalizione del cambiamento» o se si limiti a garantirne la sopravvivenza con i suoi quattro seggi in cambio di finanziamenti destinati alle località dove il 23 marzo gli elettori hanno votato per il partito. E se i partner della coalizione applaudono a Mansour Abbas, leader di Raam e protagonista della «svolta», la posizione presa dalla formazione araba è ora bersaglio delle critiche tanti palestinesi d’Israele. A cominciare da quelle taglienti che giungono dagli ex...