IL MANIFESTO RICOMPRA LA TESTATA DALLA LIQUIDAZIONE COATTA AMMINISTRATIVA

Roma, 15 luglio 2015

Il Nuovo Manifesto Società Cooperativa Editrice è lieto di annunciare l’acquisto definitivo della proprietà della testata “il manifesto quotidiano comunista”, dell’archivio storico, del dominio internet www.ilmanifesto.it.

Oggi il quotidiano è uscito in edicola in edizione straordinaria con due “prime pagine”, annunciando “la fine della liquidazione” e “l’inizio di un quotidiano nuovo: il manifesto”.

“La notizia è semplice, straordinaria, emozionante: siamo tornati padroni del manifesto”, scrive la direttrice Norma Rangeri nel suo editoriale di oggi.

La compravendita è stata conclusa per un importo pari a 900.000 euro più iva. In una straordinaria campagna di autofinanziamento avviata nei mesi scorsi, i lettori del manifesto hanno contribuito con donazioni per un importo pari a oltre 470mila euro, mentre i lavoratori del giornale si sono auto-tassati per un importo pari a 120mila euro più la rinuncia alla quattordicesima.

La liquidazione coatta amministrativa della vecchia cooperativa editrice è iniziata nel febbraio del 2012.

Il 1 gennaio 2013 – alla cessazione delle attività decretata dai commissari liquidatori – la grande maggioranza dei giornalisti e poligrafici ha dato vita a una nuova cooperativa, che da allora ha editato il giornale affittando la testata a un canone di 26mila euro al mese, impegnandosi fin dall’inizio a non perdere un giorno in edicola e a riacquistare gli asset in liquidazione per tornare “padroni”, come in passato, di un giornale nazionale indipendente e non-profit autogestito dai lavoratori.

Si conclude così un periodo straordinario durato quattro anni, di lavoro tenace e silenzioso, con un risultato senza precedenti in Italia: una cooperativa autogestita dai lavoratori è riuscita a recuperare e riacquistare una testata fallita con le sole forze della redazione e dei lettori.

Il manifesto ha chiuso il bilancio 2015 con un utile netto post-imposte di 515mila euro, utilizzati per comprare la testata e rilanciare il giornale.

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