Alla fine il governo spagnolo si è presentato davanti alle parti sociali con i numeri: il salario minimo interprofessionale deve aumentare di una cifra compresa fra gli 11 e i 19 euro al mese (per 14 mensilità) da subito. Anche se fonti della Moncloa, sede del governo, smentiscono di aver dato numeri precisi, sembra che durante la riunione di ieri mattina al ministero del lavoro l’esecutivo abbia rotto gli indugi e abbia presentato una proposta concreta, che per il momento i sindacati non hanno accettato perché giudicata insufficiente.

Per la Ceoe, la Confindustria locale, invece non è il momento, «perché veniamo da un anno e mezzo terribile», ha detto il presidente Antonio Garamendi, ribadendo la posizione degli industriali spagnoli: sì, ma non ora.

L’esecutivo prevede invece un aumento di 15 euro (valore al centro della forchetta) fino a 965 euro mensili, esattamente in linea con quanto proposto da un comitato di esperti all’inizio dell’estate. Inoltre si sarebbe parlato di 31 euro per ciascuno dei due anni successivi fino ad arrivare, come previsto, alla fine della legislatura a una cifra di 1.027 euro mensili, il 60% del salario medio spagnolo. Il governo ha convocato di nuovo le parti lunedì prossimo nella speranza, come nelle occasioni precedenti, di arrivare a un accordo.

Il salario minimo interprofessionale è uno dei pochi temi su cui i socialisti sono disposti a cedere alle richieste degli alleati di Unidas podemos, capeggiati in questa battaglia dalla ministra del lavoro Yolanda Díaz, e a rispettare i patti firmati a gennaio dell’anno scorso. Nel pieno della polemica sul prezzo della luce, che sta raggiungendo massimi storici e che i socialisti si negano a voler controllare, l’aumento del salario base è il minimo che il governo è disposto a fare – anche perché, a causa degli smisurati aumenti elettrici, l’inflazione è già schizzata al 3.3%, un valore che non si raggiungeva dal 2007, quando l’anno si era chiuso sopra il 4%.

Nel primo discorso della nuova stagione politica ieri Pedro Sánchez ha assicurato che ci sarà «un aumento immediato» del salario minimo e che l’esecutivo prenderà misure per controllare il prezzo della luce «nel quadro legislativo europeo». Sánchez ha anche ricordato che la Spagna ieri ha raggiunto l’obiettivo di vaccinare il 70% di tutta la popolazione (non solo dei maggiori di 12 anni, come il resto dell’Europa).