Il gatto Zeus contro l’incubo del terremoto, un crowdfunding per Amatrice
C’è una canzone per allontanare l’incubo del terremoto. Prima la cantano i bambini di casa, poi i loro amici. E piano piano cresce, esce dalle mura domestiche, supera i confini […]
C’è una canzone per allontanare l’incubo del terremoto. Prima la cantano i bambini di casa, poi i loro amici. E piano piano cresce, esce dalle mura domestiche, supera i confini […]
C’è una canzone per allontanare l’incubo del terremoto. Prima la cantano i bambini di casa, poi i loro amici. E piano piano cresce, esce dalle mura domestiche, supera i confini del cratere del sisma del 2016 e si presenta al mondo.
S’intitola «Zeus il gatto magico», l’autrice è Valentina Cavalletti. Adesso l’associazione Tutto un altro genere con il suo progetto «Memoria e resilienza per i bambini e le bambine di Amatrice e del mondo» punta in alto e l’audiolibro del gatto Zeus ha già ottenuto il patrocinio del Comune di Amatrice e del Municipio I di Roma.
Inoltre la Banca Etica l’ha inserito nel suo crowdfunding «Un altro genere di economia».
L’audiolibro, tra l’altro, è in tre lingue (italiano, inglese e spagnolo) e prende vita grazie ai laboratori avviati nella scuola di Amatrice, il paese simbolo della disastrosa ondata sismica che ha investito l’intero centro Italia tra l’agosto del 2016 e il gennaio del 2017.
«La canzone è nata quasi per gioco, come catarsi contro l’incubo del terremoto – racconta Cavalletti –, poi ho pensato di farne qualcosa che possa andare oltre le solite iniziative una tantum. Servono progetti di lungo periodo, educativi, che mirino a portare nuova consapevolezza nelle generazioni future di fronte a un paese come il nostro ad alto rischio sismico. Questo messaggio può essere universale perché non riguarda solo il terremoto, ma anche tutte le avversità della vita. Il messaggio è che si può sempre uscirne, e per questo “Zeus e il gatto magico” può parlare a tutte le bambine e i bambini del mondo».
L’obiettivo finale è quello di realizzare una piattaforma della resilienza in cui i lavori dei ragazzini delle scuole possano poi essere resi pubblici. I bambini sono la chiave di volta per riuscire a fronteggiare i drammi della vita in maniera giocosa.
«La canzone – dice ancora Cavalletti – è un volano per affrontare un problema in maniera positiva, un inno alla resilienza accessibile a tutti». E ancora: «Vorremmo che la canzone possa essere potenzialmente utile a tutto il mondo perché, in realtà, può essere trasformata all’infinito: i bambini possono adattarla a qualsiasi tipo di situazione.
Oggi, per esempio, nella città di Venezia colpita dal maltempo, Zeus potrebbe essere un idrologo che risolve il problema dell’acqua alta a piazza San Marco».
Il libro è stato presentato il 17 dicembre alle 16,30 in via dei Lincei 93 a Roma e la canzone è stata cantata durante il concerto di Natale nel complesso di Santo Spirito in Sassia mercoledì 18 alle ore 17
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