Acciaierie d’Italia ha chiuso il 2022 con 3 milioni di tonnellate di acciaio prodotte a Taranto con un impatto pesantissimo anche per quanto riguarda le forniture degli stabilimenti di Genova, Novi Ligure, e per l’insieme delle attività del Gruppo, con un ricorso massiccio alla cassa integrazione. La situazione impiantistica e l’assetto produttivo destano grande preoccupazione anche sotto il profilo della salute e sicurezza dei lavoratori, essendo stata drasticamente ridotta, quando non azzerata, l’attività di manutenzione ordinaria e straordinaria e sottoposto gli altoforni agli stress di un assetto di marcia orientato al contenimento dei costi energetici. In questo quadro è maturata...