Resta alta la tensione nelle strade sudanesi dopo le proteste di massa di due giorni fa in cui una persona è rimasta uccisa e diverse altre ferite, organizzate per chiedere giustizia per le vittime della sollevazione popolare che nell’aprile dell’anno scorso portarono al rovesciamento dell’allora presidente Omar al Bashir. Centinaia di migliaia di sudanesi martedì hanno scandito slogan e bruciato copertoni nel centro di Khartum, delle città gemelle di Khartum Nord e Omdurman, oltre che a Kassala, nel Sudan orientale, e nel Darfur. Fra le richieste c’è quella avanzata dall’organizzazione “Famiglie dei martiri” che vuole lo svolgimento di un’indagine sulle...