«Restano due zone di fuoco in Italia: ovvero Napoli, dove si spara e si uccide, e la provincia di Foggia. Meno sangue e meno armi, ma le organizzazioni mafiose sono forti e operative: hanno mezzi, strumenti e velocità. Sono infiltrate in maniera reticolare e nessun territorio è immune. Sono dove si possono fare affari ed intrecci, dove c’è una accentuata vocazione imprenditoriale. Hanno successo perché sanno avvalersi del sostegno, della cooperazione e delle competenze di terzi». Don Luigi Ciotti, presidente di Libera, nel Congresso italiano dell’Arci, a Pescara, snocciola alcune verità dell’ultimo rapporto della Commissione nazionale antimafia. «C’È UNA CRIMINALITÀ...