Parte la sfida della nuova giunta di Roma di Roberto Gualtieri. Ieri la presentazione in Campidoglio dei 12 assessori: «Sei uomini e sei donne di alto profilo. Inizia con loro un cammino di 5 anni intenso ed emozionante», ha detto Gualtieri. «Abbiamo opportunità straordinarie: Pnrr, Giubileo e Expo. Siamo consapevoli delle difficoltà ma anche molto ottimisti. Cercheremo di parlare con i fatti».

Per il sé il sindaco ha tenuto molte deleghe e pesanti: Pnrr, attrazione degli Investimenti, clima, partecipate, personale, relazioni internazionali, sicurezza, transizione digitale e università.

Vicesindaca e assessora al bilancio sarà Silvia Scozzese, tecnica, già assessora al Bilancio con Ignazio Marino (con cui non mancarono frizioni, fino alle dimissioni di Scozzese), poi commissario dei governi Renzi e Gentiloni per il piano di rientro del debito di Roma e capo di gabinetto di Giuseppe Provenzano al ministero per il sud fino allo scorso febbraio.

Sabrina Alfonsi, già presidente del I municipio e più votata nella lista dem si occuperà di rifiuti e ambiente. «Sicuramente è una delega pesantissima – ammette Alfonsi -, ma l’obiettivo è una svolta green per la città. In accordo con la Regione in un anno e mezzo si potranno avere già dei risultati immediati, soprattutto sul fronte degli impianti».

Sull’altro fronte bollente, i lavori pubblici, ci sarà Ornella Segnalini, altra tecnica in quota sindaco, dirigente in pensione del ministero delle Infrastrutture, membro del consiglio superiore dei lavori pubblici dove si è occupata di strade, gallerie e ferrovie. Per lei ci saranno da subito 5 milioni ad hoc per sistemare le buche sulle strade di Roma

Ai trasporti va il consigliere regionale Pd Eugenio Patanè, che ha curato questo capitolo del programma di Gualtieri. Le sfide sono in primo luogo risanare Atac e rinnovare la flotta dei bus; poi la cura del ferro, con il potenziamento delle linee A e B della metro, lo sviluppo della C e il progetto della D da rispolverare.

Altro nome di peso del Pd è Maurizio Veloccia, ingegnere, presidente del municipio Portuense dal 2013 al 2016 e poi nel gabinetto di Zingaretti in regione: a lui va l’urbanistica.

Dal fronte della sinistra arriva Andrea Catarci, per 10 anni presidente del municipio di Garbatella, cui vanno le deleghe a decentramento, partecipazione e “città dei 15 minuti”, che significa avvicinare i servizi ai cittadini anche nelle periferie. Viene dal gruppo di Liberare Roma, dopo un passato in Prc e Sel.

Da sinistra arriva anche Claudia Pratelli, sociologa, un passato nei movimenti studenteschi e poi in Sinistra italiana, già assessora alla scuola nel III municipio guidato da Giovanni Caudo ed eletta nella sua lista civica: a lei la delega a scuola, formazione e lavoro.

Altro tecnico alla Cultura: è lo storico Miguel Gotor, ex senatore Pd e poi Articolo 1 dal 2013 al 2018. Nel suo primo messaggio omaggia gli esempi di Renato Nicolini e Gianni Borgna. Politiche sociali e salute sono state affidate a Barbara Funari, coordinatrice della lista Demos, vicina alla comunità di S. Egidio.

Sul fronte “destro” della giunta due imprenditori della lista civica di Gualtieri: Monica Lucarelli (ex presidente dei giovani industruaiali romani) che si occuperà di attività produttive e Alessandro Onorato, imprenditore, che avrà le deleghe a sport, turismo e grandi eventi. Patrimonio e casa vanno a Tobia Zevi, già candidato alle primarie di centrosinistra per il sindaco. Zingaretti plaude alla «bella squadra», Calenda la stronca: «Un pessimo inizio». Ma i renziani (eletti con lui) non lo seguono.